
Il Bufo piliferus terrà aperta la sua attività tutti i giorni, escluso il sabato. Tra le specialità della casa, spaghetti col tonno gettati per terra, sul pavimento o nell'asfalto di via Torretta: vedrete, si cuoceranno da soli. Vi invitiamo al contrario a non ordinare quei piatti che vengono considerati dalla ristoratrice delle autentiche specialità della casa. Sono sconsigliate, nello specifico, pietanze come soffocotti con ingoio, gnocchetti col culo e pappardelle col sugo di marchese. Solo i più incorreggibili temerari a fine pasto potranno provare l'estasi allucinogena di trecento psilocybin mushrooms. Basterà leccare il ventre (o ancor peggio il pube) della proprietaria. Tale gesto vi esenterà anche da qualsiasi pagamento finale del conto. Preghiamo per voi. Amenia.
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Zuppa di mestruo - A prima vista dà l'idea di essere un particolare brodo di ketchup e sottilette. In realtà, è ancor peggio di quel che si può imamginare. Il segreto del Bufo piliferus è lasciare bollire le verdure nel proprio mestruo. Il risultato è la poltiglia rivoltante che potete vedere nella foto.
Topo arrosto - Un roditore catturato all'interno dell'impianto fognario reatino, che il Bufo piliferus cuocerà al forno per poi servirlo su un piatto di cipolla e pomodorini marci.
Lombrichi fritti - Il giardino del Bufo piliferus è pieno zeppo di questi animaletti invertebrati, autentico punto di forza della cucina della matrona reatina. Basta immergerli nell'olio fritto e zac! Il piatto è pronto! Un contorno semplice, per veri intenditori.
Budini di merda - E per concludere il pasto, il dolce della casa. Il Bufo piliferus li prepara ogni mattina con tanto amore, ma, soprattutto, con il culo. Basta avere il giusto stimolo ed eccoli che escono dalla cavità anale della cuoca, che li conserverà poi in frigo sino a farli degustare ai suoi clienti.