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martedì 26 febbraio 2008

L'oca e il cavallo

Anche stamani, l'eclettica Carlita Brigante (nominata, pochi minuti fa, docente di “Simmetria dei ceri” dal Consiglio d'amministrazione dell'Università L'imperizia di Piani San Filippo) ha sopreso il sottoscritto, lasciandogli nella casella di posta elettronica una delle sue simpatiche storielle, pescata chissà dove nell'immenso baule internettiano. Ve la ripropongo qui sotto, con la viva speranza che anche sul vostro volto, come nel mio, possa sorgere un ghigno spavaldo, che faccia da perfetto proemio ad una felice seconda parte di giornata.

“Ci sono un'oca ed un cavallo, a passeggio in un bosco. All'improvviso, il cavallo cade nelle sabbie mobili. Trovandosi in enorme difficoltà, chiede aiuto all'oca, la quale corre subito a casa, prende il Porsche Cayenne del padrone e lanciandogli una fune, tira il cavallo fuori dalle sabbie mobili, salvandogli così la vita. Poco tempo dopo, i due animali tornano nel bosco. L'oca (per far fede al proprio nome) cade nelle stesse sabbie mobili in cui era rovinato il cavallo. Allora, disperata, urla al cavallo: «Corri! Va' a prendere il Cayenne del padrone, cosi potrai salvarmi!» Allorché il cavallo (anch'egli per far fede al proprio nome), anziché andare a prendere il Cayenne, apre le gambe e salva l'oca. Morale della favola? Se ce l'hai grosso come un cavallo non serve un Cayenne per rimorchiare un'oca.”

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